venerdì 6 aprile 2012

[mi-su-rà-re] v. tr.

"Misurare" è quel significante, quell'immagine acustica (il suono che riproduce, insieme di fonémi /miʃurare/) e visiva (segno, insieme di grafémi), per mezzo dei cui il significato esprime nella lingua italiana il suo messaggio.

1. Determinare, calcolare la misura, le dimensioni di qualcosa: m. una lunghezza, una distanza, una superficie, un volume, uno spazio;

E' il primo e più comune significato del termine, con cui andiamo ad indicare l'operazione di misurazione di una grandezza. Ne deriva una serie di utilizzi figurati:

2. Valutare, considerare attentamente qlco.: m. una persona, la difficoltà di un compito;
3. Limitare, contenere entro una certa misura: misurare le spese, misurare le parole;
4. Paragonare, mettere a confronto (specie al riflessivo): m. con avversari più forti, m. in una gara;

Questi ultimi sono tutti significati che ineriscono a una qualità imprescindibile nella storia dell'uomo: l'ingegno, l'astuzia, la capacità di intuizione e di inventiva, quella condicio sine qua non perchè l'uomo si elevasse dallo stato animale, passando dal sopravvivere al vivere.
Come si vede nell'iconografia del termine, il riferimento al giudizio, al senso di limite, alla conoscenza è costante nelle culture e nei tempi.

DERIVATISINONIMIAFFINI
misurazionecalcolaremetrologia
misuratorequantificaregrandezza
misurabilegiudicareunità
incommensurabileparagonarestrumento
misuratamenterilevareprecisione
misuratezzalimitarecampione

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